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Il momento dell’ingresso nel mondo della scuola riserva spesso delle sorprese. Non sempre i bambini riescono da subito ed in maniera adeguata a rispondere alle nuove richieste: acquisire nuove abilità e competenze in ambito didattico e inserirsi in un nuovo ambiente relazionale può mettere il bambino e la sua famiglia in condizioni di disagio.

Spesso i bambini vengono classificati come svogliati, pigri, come poco attenti e distratti. Altre volte sono i problemi comportamentali ad attirare l’attenzione e a confondere genitori ed insegnanti.

E’ invece importante riconoscere e distinguere tra quelle che sono difficoltà legate all’ apprendimento e alla socializzazione da quelli che sono veri e propri disturbi dell’apprendimento.

Le prime sono spesso dovute a problematiche di tipo psicologico e relazionale.

I secondi, Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), sono invece disfunzioni neuropsicologiche che coinvolgono ed influenzano l’automatizzazione dei processi cognitivi importanti per l’apprendimento e sono conosciuti come:

dislessia (parola cliccabile) (quando ad essere coinvolti sono i processi di automazione della lettura) disortografia e disgrafia (parola cliccabile) (quando ad essere coinvolti sono i processi di automazione della scrittura e delle regole grammaticali) discalculia (parola cliccabile) (quando ad essere coinvolti sono i processi di automazione del calcolo e del ragionamento matematico) Circa il 3-4% dei bambini in età scolare presenta Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Questo significa che in una classe di 25 bambini, 1 di questi potrebbe avere un problema di questo tipo.

Un DSA può influenzare significativamente il percorso scolastico del bambino, il suo sviluppo emotivo e la costruzione di un’adeguata stima di sé. Il bambino affetto da DSA è un bambino con un funzionamento cognitivo adeguato, è consapevole delle sue difficoltà ma non ne capisce il motivo e può percepirsi come diverso, come incapace di fare le cose che i suoi compagni sono invece in grado di fare con facilità. Possono scoraggiarsi, diventare aggressivi, non stare mai fermi, attirare in mille modi l’attenzione e risultare difficili da gestire anche nei compiti a casa.

Distinguere tra difficoltà e disturbo dell’apprendimento è essenziale al fine di aiutare il bambino e la famiglia ad affrontare nella maniera più adeguata il problema e a trovare la soluzione migliore.