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Capricci, crisi di rabbia, pianti, pipì addosso, rifiuto di mangiare… i bimbi piccoli esprimono le proprie fatiche in tanti modi, che mettono in scacco e preoccupano i genitori, spesso disorientati da queste reazioni inattese e in un primo momento inspiegabili.

Ma quelli che chiamiamo capricci esistono solo nella relazione, non c’è capriccio senza un interlocutore affettivo, c’è sempre un’Io e Te, un Noi. Come pure la rabbia, che per i bimbi è sempre un modo di chiedere aiuto, direzione, contenimento, che va resa lecita e gestita insieme.

Si nasce bimbi e si nasce anche genitori, senza libretti di istruzioni: ecco allora che anche trovare insieme le regole diventa per mamma e papà un modo per amare, contenere e dare i confini entro cui crescere sicuri e sereni. Con i piccoli si lavora quindi sempre insieme, parlando con i genitori, giocando con i bambini, ritrovando insieme gli equilibri affettivi.