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8 MAGGIO: LA FESTA DELLA MAMMA

di Valentina Nuzzaci

Psicologa e Psicoterapeuta CUM

Ma’, Mamy, Mammina, Mamma…in qualunque modo chiamata, è quasi sempre colei a cui ci si rivolge per tutto: cibo, rassicurazione, approvazione, supporto, capro espiatorio o capo d’accusa.

Tra miti, barzellette, parodie e reality, questa figura assume le forme più disparate (o disperate). Dittatrice, acrobata, trasformista, maestra, amica/nemica…tutto può e tanto stringe (nel bene di un abbraccio sicuro e nel male di un controllo che va oltre).

Oggi si celebra tutto questo.

 

Un lavoretto, una lettera, un dolce o un pensiero con i fiocchi sono gesti simbolici ma che fanno sentire il “contare”.

La mamma deve contare su se stessa, sulla salute inossidabile della tata o della nonna, sulla teoria della probabilità, sul disservizio temporaneo di WhatsApp, per smaltire l’arretrato, ma soprattutto deve contare molto oltre il 10!

Nasce figlia e diventa mamma con la pancia o con il cuore, ma essere mamme è il settimo senso.

“Perché te lo dico io” è una certezza, se lo sguardo con cui viene pronunciato è una mano

tesa e non perpendicolare al braccio.

La ragione è spesso amaramente dalla parte della mamma, ai figli “tocca” conquistarla, non combatterla.

Nessuna è perfetta. La mamma è la mamma, comunque e nonostante tutto.

Auguri Mamme