Il gioco è il linguaggio universale del bambino che ci permette di costruire un ponte comunicazionale diretto tra noi e i bisogni del bambino in un modo semplice, naturale e divertente. E’ fondamentale fornire ai bambini l’opportunità di giocare, socializzare e di avere interazioni stabili e sicure con gli adulti per sviluppare al pieno il proprio potenziale.

L’Alto Commissariato per i diritti Umani delle Nazioni Unite riconosce il gioco come diritto di ogni bambino (Conventions on the right of the child; Resolution 44/25 of 20 Nov.1989).

Il gioco è essenziale perché contribuisce allo sviluppo cognitivo, fisico, sociale e al benessere emotivo di giovani e bambini (American Academy of Pediatrics. Clinical report Volume 119. Number 1 Jan. 2007).

I poteri terapeutici del gioco:

• Il gioco si adatta alla struttura gerarchica del cervello. Questo permette l’esercizio neurale flessibile dei diversi livelli e favorisce la comunicazione e l’integrazione fra loro.
• Il gioco promuove la Neurocezione di sicurezza. Abbiamo bisogna di sicurezza nel nostro ambiente per attivare il sistema di coinvolgimento sociale e quindi apprendere, crescere e stare bene.
• Il gioco stimola nuovi processi neurali.
• Il gioco favorisce l’esercizio dell’ autoregolazione e l’ampliamento della finestra di tolleranza.
• Il gioco sfrutta una tendenza innata per avere interazioni significative, piacevoli e ricche dal punto di vista relazionale.
• Il gioco crea apprendimento implicito positivo e, nel lavoro diadico, un modello di regolazione che può servire per il futuro.