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L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing – Desensibilizzazione e Riprocessamento tramite Movimenti Oculari) è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti

E’ un approccio psicoterapico interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da più di 20 studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati e documentato in centinaia di pubblicazioni che ne riportano l’efficacia nel trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.> La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte disfunzioni. Numerosi studi neurofisiologici hanno documentato i rapidi effetti post-trattamento EMDR.

L’EMDR, nato nel 1987 in America grazie a Francine Shapiro, è oggi uno dei trattamenti psicologici utilizzati in tutto il mondo da terapeuti di qualsiasi orientamento teorico. Nel 2013 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma fisico e psicologico e dei disturbi ad esso correlati.

Sono state date molte definizioni di Trauma Psicologico nel corso della storia, ma cosa si intende davvero con questo termine? Ci può venire in aiuto l’etimologia stessa della parola, che deriva dal greco e che vuol dire “ferita”. Il trauma psicologico, dunque, può essere definito come una “ferita dell’anima”, come qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive.

Esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche a cui può andare incontro una persona nel corso della vita. Esistono i “piccoli traumi” o “t”, ovvero quelle esperienze soggettivamente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa. Si possono includere in questa categoria eventi come un’umiliazione subita o delle interazioni brusche con delle persone significative durante l’infanzia. Accanto a questi traumi di piccola entità si collocano i traumi T, ovvero tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa categoria appartengono eventi di grande portata, come ad esempio disastri naturali, abusi, incidenti etc..

Quando si vive un’esperienza traumatica, questa viene immagazzinata in memoria insieme alle emozioni, percezioni, pensieri e sensazioni fisiche disturbanti vissute. Queste informazioni, a causa dell’alto impatto emotivo rimangono immagazzinate in modo disfunzionale all’interno delle reti neurali e non riescono a mettersi in connessione con le altre, continuando a provocare disagio e condizionando il benessere della persona.Non tutte le persone che vivono un’esperienza traumatica reagiscono allo stesso modo. Le risposte subito dopo uno di questi eventi possono essere moltissime e variare dal completo recupero e il ritorno ad una vita normale in un breve periodo di tempo, fino a reazioni più importanti che impediscono alla persona di continuare a vivere la propria vita come prima dell’evento traumatico. Per maggiori informazioni, consultate il sito www.emdr.it.