La neuropsichiatra lavora con gli adolescenti attraverso il dialogo e il confronto verbale, ma anche attraverso il gioco, perché non si è mai troppo grandi per smettere di giocare.
Si confronta costantemente con gli altri terapeuti coinvolti e con i genitori, premurandosi di mantenere per i ragazzi un’area personale e privata dove si sentano liberi di esprimersi. Non indossa il camice e lo studio non assomiglia a uno studio medico ma è un ambiente accogliente e caldo.